Lo strabismo infantile, fenomeno tutt’altro che raro in quanto colpisce circa il 3% di bambini, non è una vera e propria malattia ma un difetto visivo determinato dal malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci dell’occhio; questo deficit muscolare causa una deviazione degli assi visivi e viene quindi a mancare il sincronismo tra i due occhi ed è alterata la visone binoculare.
È importante notare che lo strabismo è molto frequente ed è assolutamente naturale nei neonati: si definisce, in questo caso, esotropia essenziale infantile, caratterizzata dalla deviazione verso l’interno di uno o di entrambi gli occhi.
I bambini sotto i 6 mesi di età non hanno infatti ancora sviluppato la capacità di orientare gli assi visivi nella stessa direzione; dopo i 6 mesi, generalmente, questa capacità è acquisita e lo strabismo transitorio scompare in maniera naturale, mentre in caso contrario si parla di strabismo vero e proprio ed è necessario consultare un medico oculista.
È consigliata una visita oculistica ortottica tra i 6 e i 9 mesi per escludere il microstrabismo, valutare la presenza di visione binoculare e assicurare inoltre l’assenza di malformazioni congenite come cataratta e glaucoma.
TIPOLOGIE E CAUSE
L’errata convergenza degli assi visivi può dare origine a differenti tipologie di strabismo:
- CONVERGENTE o ESOTROPIA: quando un occhio è in grado di guardare dritto mentre l’altro devìa verso l’interno
- DIVERGENTE o EXOTROPIA: quando l’occhio strabico devìa verso l’esterno
- VERTICALE: quando l’occhio devìa verso l’alto o verso il basso, rispettivamente ipertropia e ipotropia.
Indipendentemente dalla sua tipologia, quando si parla di strabismo infantile è necessario riconoscere il vero strabismo, che è la principale causa dell’ambliopia, dalle forme di pseudostrabismo, legate a una particolare conformazione palpebrale.
Nel primo caso il fenomeno è, come si è detto, causato dal fatto che uno o entrambi gli occhi non sono ben allineati a causa di un deficit muscolare; nel secondo caso lo pseduostrabismo è invece determinato da un eccessivo sviluppo dell’epicanto, cioè di quella plica di pelle che copre parzialmente la sclera (la parte bianca dell’occhio), che dà l’impressione che gli assi oculari siano deviati e simula quindi la presenza di uno strabismo.
CURARE LO STRABISMO INFANTILE
A seconda della gravità del fenomeno e della tipologia di strabismo sopra descritto, il medico oculista può indicare la cura migliore.
A oggi sono disponibili diverse strade terapeutiche:
- Utilizzo di occhiali da vista in grado di correggere disturbi visivi quali la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo, che possono contribuire allo sviluppo dello strabismo;
- Iniezioni di tossina botulinica, che iniettata in uno dei muscoli responsabili del movimento anomalo dell’occhio, indebolisce la zona trattata, permettendo agli occhi di riallinearsi (questa però è una soluzione temporanea);
- Apprendimento di particolati esercizi oculari per migliorare il movimento dei muscoli oculari e stimolare il cervello e gli occhi a lavorare in modo coordinato;
- Intervento di chirurgia mininvasiva dello strabismo per rafforzare, indebolire o spostare in una posizione diversa i muscoli che muovono i bulbi oculari e riallineare così gli assi visivi.
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