Illusioni ottiche: le curiosità geniali dell’arte di Roma

Che Roma sia una città piena di opere d’arte, luoghi significativi, monumenti, musei e bellezze di ogni tipo è risaputo. Meno noto, invece, è che alcune di queste opere d’arte presenti a Roma è oggetto di illusioni ottiche che le rendono ancora più uniche e affascinanti. Tra i segreti di Roma c’è anche questo insieme di curiosità da conoscere per sapere cosa (e come guardare) quando si visitano i vari luoghi simbolo (e non solo) della città eterna.

Le 9 (+1) illusioni ottiche (e acustiche) nell’arte di Roma
Il segreto delle illusioni ottiche dell’arte di Roma, tanto nelle sculture quanto nelle architetture e nelle pitture, è merito del genio degli artisti che nel corso dei secoli hanno regalato alla città (e al mondo intero) alcuni dei loro capolavori. È un insieme di opere capaci di lasciare a bocca aperta, stupire, emozionare e catturare l’attenzione anche dei più piccoli. Alcune di queste illusioni ottiche sono presenti nei monumenti e nei luoghi caratteristici di Roma, altre invece in alcune opere meno conosciute, ma non per questo meno interessanti o preziose. Vale la pena conoscerle tutte, per apprezzare al meglio ciò che si va a visitare o per organizzare un giro tra le principali illusioni ottiche dell’arte di Roma.

#1 Il senso di vertigine della pittura di Palazzo Barberini
Partiamo da Palazzo Barberini e dalla volta presente nel salone principale, affrescata da Pietro da Cortona. Questo affresco è un capolavoro sotto tutti i punti di vista, anche da quello dell’illusione ottica: è infatti un affresco ricco di vitalità e personaggi che, per il loro numero e collocazione, dà un grande senso di vertigine in quanto i personaggi sembrano uscire dai limiti della pittura e dell’architettura, lasciando letteralmente a bocca aperta.

#2 L’imponenza del Cuppolone
Usciamo all’esterno e percorriamo Via Piccolomini, una strada come tante a Roma, ma con una particolarità: restituisce uno straordinario effetto ottico del Cuppolone. All’inizio della via, infatti, si vede l’immagina della Cupola in lontananza, ma il bello arriva camminando in quella direzione. I palazzi ai lati della via, infatti, contribuiscono a creare un curioso effetto: più si cammina verso la Cupola più questa rimpicciolisce, più ci si allontana più risulta grande e imponente.

#3 La prospettiva di Galleria Spada
Una delle illusioni ottiche più note e apprezzate dell’arte di Roma è quella relativa alla celebre Prospettiva di Galleria Spada. Fu realizzata da Francesco Borromini e dà l’impressione che la galleria che ci si trova innanzi sia lunga una trentina di metri, quando in realtà ne misura meno di dieci. Il segreto di questa illusione ottica sta nell’abile uso della prospettiva e della collocazione di una statua sul fondo della galleria che contribuisce ad aumentare il senso di grandezza di un luogo che, invece, è in realtà molto piccolo.

#4 L’allineamento del Colonnato di Piazza San Pietro
Il Colonnato di Piazza San Pietro è noto non solo per essere l’ingresso verso uno dei luoghi simbolo della città (e della cristianità) ma anche perché testimone dell’abile ingegno di Gian Lorenzo Bernini. Qui gli effetti sono due: attraversando la piazza si ha la sensazione di movimento della doppia fila di colonne, mentre soffermandosi su due punti precisi della piazza (indicati da una lastra di marmo posta sul pavimento) si vedrà una sola fila di colonne: la seconda, infatti, sparisce “magicamente” dalla vista.

#5 La finta architettura della Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio
La Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio è una piccola costruzione ma che ha un importante valore artistico. Innanzitutto perché è un esemplare meraviglioso del cosiddetto barocchetto romano, ma anche per la finta architettura che la caratterizza. Grazie alla volta centrale e alle finestre lo spazio della chiesa sembra molto più profonda di quello che realmente è guardando le pareti laterali emergono molti dettagli che permettono di creare questa suggestiva illusione ottica.

#6 L’infinito della cupola della Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola
Nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola c’è una duplice illusione ottica. Guardando la volta della cupola, infatti, realizzata da Andrea Pozzo, si ha l’impressione di uno spazio infinito. Ma non solo: vi è anche l’illusione ottica della presenza di una seconda cupola. L’aspetto curioso è che in realtà il tetto è piatto, quindi non vi è nessuna cupola dal punto di vista architettonico, ma sono tutte frutto dell’illusione ottica della pittura presente sulla tela che ricopre il soffitto.

#7 Le immagini “distorte” del Convento di Trinità dei Monti
Qui parliamo di anamorfosi, un particolare fenomeno ottico, nel quale vi è una distorsione (l’ingrandimento orizzontale di un oggetto che non coincide con quello verticale) di un’immagine. Ed è quanto accade nel refettorio del convento di Trinità dei Monti dove due pittori e scienziati appartenenti all’Ordine dei Padri Minori, nel corso del Seicento realizzarono questi capolavori di arte e scienza per i quali è possibile ammirare un’immagine solamente posizionandosi in un punto preciso della sala. Le opere sono due. La prima è di Emmanuel Maginan e apparentemente è un paesaggio marino, ma da un preciso punto diventa l’immagine imponente del fondatore del convento, ovvero di San Francesco di Paola. Illusione simile per l’opera di Jean-François Niceron per l’opera lunga venti metri che rappresenta l’isola greca di Patmos ma che (e il riferimento non è casuale) se guardata di scorcio diventa l’immagine di San Giovanni Evangelista.

#8 La finta porta delle Terme di Diocleziano
Le Terme di Diocleziano sono un luogo ricco di elementi d’importanza sia storica che artistica. Visitando il cortile del chiostro si ha, improvvisamente, l’impressione di essere scrutati da tal Fercoldo. È un monaco ma che è dipinto a grandezza naturale che, insieme a tutti gli altri elementi dipinti intorno a lui, dà l’impressione di essere reale e che ci sta fissando con il suo sguardo profondo.

#9 Il buco della serratura del portone del Priorato di Malta
Questo effetto ottico è probabilmente tra i più famosi di Roma anche per essere presente nel film Premio Oscar La grande bellezza. Si tratta della possibilità di ammirare la Cupola di San Pietro (sempre lei) direttamente dalla serratura del portone che dà sul giardino del Priorato di Malta. Ci troviamo sul Colle Aventino e l’effetto ottico fu voluto dall’architetto che ebbe il compito di ristrutturare l’ingresso della villa. La piazzetta all’interno del Priorato è visitabile solo su appuntamento, mentre passando da fuori è possibile soffermarsi (probabilmente anche facendo la fila) e appoggiare l’occhio sul celebre buco della serratura per vedere chiaramente l’iconico Cupolone.

#10 L’illusione acustica
Concludiamo questo nostro meraviglioso e suggestivo tour virtuale tra i segreti dell’arte di Roma andando a Piazza del Popolo. Qui più che di un’illusione ottica dobbiamo parlare dell’effetto acustico del muro che abbraccia la piazza. Posizionandosi sul lato che guarda verso il Pincio una persona si mette all’altezza della fontana e l’altra all’estremità (dove si trova la pietra all’angolo); ebbene anche se distanti un centinaio di metri si potrà parlare, anzi sussurrare, sentendosi distintamente la voce dell’interlocutore.

Fonte: visitareroma.info