I movimenti oculari sono i movimenti che mantengono stabili gli occhi: tranne i movimenti di vergenza, i movimenti oculari sono coniugati, ossia ciascun occhio compie un movimento della stessa ampiezza e direzione.
La capacità di analisi del sistema visivo non è uniforme in tutto il campo visivo: esiste infatti una zona specializzata della retina chiamata fovea in cui si ottiene la massimo acuità visiva.
La possibilità di muovere gli occhi è di fondamentale importanze per vedere in modo normale; il movimento degli occhi è controllato in modo preciso e gli spostamenti del nostro sguardo influiscono sulla nostra possibilità di elaborare informazioni.
Nello specifico i movimenti oculari hanno lo scopo di spostare lo sguardo su oggetti e posizioni spaziali diverse e di mantenere lo sguardo su questi oggetti per il tempo necessario.
L’ambito di mobilità dell’occhio umano è di circa 90° e dal momento che il nostro campo visivo copre circa 190°, mantenendo ferma la testa possiamo abbracciare complessivamente una panoramica di 270°.
Esistono cinque diversi movimenti oculari: tre di essi portano la fovea su un dettaglio visivo, mentre gli altri due stabilizzano la posizione degli occhi durante il movimento della testa e del corpo.
I movimenti oculari sono essenzialmente:
- Nistagmo fisiologico: movimento involontario degli occhi che consiste in un leggero tremore dovuto al movimento dei muscoli extraoculari
- Riflesso vestibolo-oculare: movimento involontario degli occhi di tipo compensatorio. E’ mediato dal sistema vestibolare, specializzato nel rilevare l’accelerazione lineare e angolare dei movimenti della testa
- Riflesso optocinetico: movimento involontario degli occhi innescato dalle traslazioni sulla retina di gran parte del campo visivo
- Movimenti di vergenza: movimenti volontari che consentono di convergere lo sguardo sul punto fissato
- Movimenti di inseguimento lento: movimenti volontari che consentono di stabilizzare un oggetto in movimento sulla retina allo scopo di osservarne i dettagli
- Movimenti saccadici: movimenti volontari che consentono di portare nuovi oggetti sulla fovea.